Mai come in questo periodo la parola “Coaching” è letteralmente sulla bocca di tutti. Mental Coaching, Career Coaching, Life Coaching, Sport Coaching, Love Coaching ecc. Ogni ambito della nostra società occidentale pare esserne permeato. Per quanto riguarda i vip sappiate che Madonna non si separa mai dal suo Diet Coach, Di Caprio ne ha chiesto l’appoggio durante le faticose riprese di “The Revenant”, Federica Pellegrini se ne avvale per risolvere le crisi d’ansia; per non parlare di Bill Clinton, Gwyneth Paltrow, e – dulcis in fundo – anche Virginia Raggi…

Quanti però sanno esattamente chi è e come agisce un Coach? Indispensabile quindi  fare un po’ di chiarezza.

Cominciamo con il definire cosa non è un Coach: non è un “guru”, non è un consulente, non è un motivatore e nemmeno uno psicoterapeuta. Secondo la definizione fornita dall’ associazione A.Co.I., Il Coaching è una professione intellettuale controllata e regolamentata in base alla Legge 14 gennaio 2013, n. 4  (G.U. n.22 del 26.01.2013 – Disposizioni in materia di Professioni non organizzate) e alla Norma Italiana sul Coaching UNI 11601/2015. Il Coaching è una metodologia che si basa su una relazione di partnership (tra il Coach e il suo Cliente, detto Coachee) che attraverso un percorso mira a individuare, sviluppare e valorizzare le potenzialità personali. Il Coach è un esperto di cambiamento, e il suo intervento promuove la crescita e lo sviluppo personale del Coachee nel pieno rispetto della sua unicità e delle sue caratteristiche peculiari. Un Coach accompagna la persona nel raggiungimento di specifici obiettivi attraverso la presa di coscienza, sviluppo e utilizzo delle proprie potenzialità. Caratteristica fondamentale del Coaching è la “domanda” di Coaching”. L’individuo o l’azienda sente il desiderio di un supporto esterno nel raggiungimento di un obiettivo e si rivolge ad un Coach: l’attività si svolge, quindi, solo ed esclusivamente dietro richiesta diretta, specifica e consapevole del Cliente, cui deve seguire un chiaro accordo professionale tra le parti su base contrattuale che sancisca e specifichi la natura dell’intervento.

Per diventare Coach Professionista è indispensabile frequentare una Scuola di formazione accreditata da un’Associazione di Categoria, e conseguire una specifica certificazione in seguito al superamento di un esame ed un tirocinio. L’Associazione Coaching Italia tutela i clienti dei Coach promuovendo l’attività di verifica delle competenze dei Soci anche attraverso la Formazione Continua.

http://www.associazionecoachingitalia.it/

Perciò: diffidate dei “falsi coach”, di coloro che non hanno conseguito un percorso formativo analogo a quello sopracitato e che si improvvisano tali, o di chi vi vuole “vendere” o imporre un percorso di coaching a tutti i costi!